MICHELE PLACIDO

in

“Città visibili, città invisibili”

liberamente tratto da 

“Le città invisibili”

di Italo Calvino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Musiche eseguite da

OBLIVION 5et

Enzo Orefice – pianoforte;

Gianluca Marino – chitarra;

Stefano Saccone - sax soprano

Marco De Tilla – contrabbasso;

Lorenzo Petruzziello– batteria

 

Lo spettacolo propone un inedito Michele Placido, da solo in scena con i suoi musicisti in un recital sospeso tra narrazione e musica. Una luce, un leggio, parole, suoni ci guidano in un viaggio per città fantastiche e città reali in cui la musica sottolinea le atmosfere evocate dai racconti. Il quintetto propone brani originali e pezzi di Astor Piazzola, Miles Davis, Chick Corea, Gabin, Ryuichi Sakamoto, Pat Metheny; jazz, fusion, tango per rendere in musica il clima dei testi recitati da Michele Placido; temi e toni forti, drammatici, per raccontare dei bambini guerrieri di Kabul strappati alla loro infanzia e costretti a combattere e ad uccidere dalla guerriglia; della

costruzione del muro che separa Israele dalla Palestina; delle madri argentine private dei loro figli al tempo della dittatura, giovani rapiti, torturati e uccisi passati alla storia come “

desaparecidos “Accanto ai drammi della contemporaneità si collocano gli appunti di viaggio di quel capolavoro che è “Le città invisibili” di Italo Calvino, un percorso che tocca città senza luogo e senza tempo in equilibrio tra il racconto filosofico e l’allegoria fantastica. Il racconto corre sulle parole di Calvino e delle sue città immaginarie ma anche attraverso le città dei nostri tempi teatro delle speranze e delle miserie dell'uomo; e così le storie di DIOMIRA, ZENOBIA, BAUCI, VALDRADA, ISIDORA, le città invisibili di Calvino, si intrecciano con le storie delle città visibili GERUSALEMME, NEW YORK, BUENOS AIRES, KABUL. Michele Placido e Oblivion

5tet sono compagni di un suggestivo percorso teatrale e musicale in cui i drammi e le contraddizioni delle città visibili si mescolano con le fantastiche astrazioni “calviniane“ delle città invisibili.